Cambiamento climatico, i cortili scolastici si trasformano nei laboratori verdi del futuro

L'iniziativa è al centro del progetto Re-Act Schools coordinato dal Dipartimento di Architettura e finanziato attraverso il programma Interreg EUROMED
Il gruppo di lavoro del progetto RE-ACT School

La lotta al cambiamento climatico si combatte anche nei cortili delle scuole. L’impulso arriva da Re-Act Schools (Transformation of Schoolyards to Combat Climate Change Effects and Promote Healthy and Active Environments), progetto coordinato dal Dipartimento di Architettura (DIDA) che punta a trasformare i cortili scolastici in veri e propri spazi verdi multifunzionali, capaci di offrire protezione dal clima estremo, migliorare la qualità della vita urbana e promuovere benessere, salute e sostenibilità.

“Gli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico rappresentano una minaccia significativa per le città – afferma Rosa Romano, docente di Tecnologia dell’architettura e di Progettazione Ambientale del DIDA e responsabile scientifico del progetto –. L’aumento delle temperature che causano sempre più spesso fenomeni come l’isola di calore urbana, così come le piogge intense che possono sfociare in inondazioni, incidono notevolmente sulla sicurezza e il comfort dei cittadini dell’area mediterranea, determinando effetti negativi sulla loro salute e sulla qualità del loro stile di vita”.

“Re-Act Schools affronta queste sfide trasformando i cortili scolastici in laboratori di sperimentazione dove testare nuove soluzioni tecnologiche capaci di mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e prevenire i rischi ad esso connessi”.

“Infatti – spiega la docente – i cortili scolastici, soprattutto nelle città dove le aree verdi pubbliche sono limitate, rappresentano risorse preziose che offrono opportunità uniche per sperimentare e promuovere soluzioni basate sulla natura e l’utilizzo di materiali e soluzioni tecnologiche innovative, capaci di ridurre le temperature superficiali e prevenire il rischio di inondazioni”.

Per raggiungere quest’obiettivo il progetto unisce le forze di in un partenariato composto da due istituti di ricerca (l’Università di Firenze e il Cyprus Institute), cinque enti pubblici (la Provincia di Lucca, il Dipartimento di VAR, la Municipalità di Matarò, la Municipalità di Split e lo School of Board di Nicosia) e un’agenzia di sviluppo territoriale (Varna Economic Development Agency) provenienti da sei Paesi dell’area Mediterranea (Italia, Spagna, Francia, Croazia, Bulgaria e Cipro), che lavoreranno insieme per trasformare sei cortili scolastici in spazi verdi innovativi e resilienti, in linea con i principi del Green Deal Europeo e del New European Bauhaus.

Ma non si tratta solo di incrementare la vegetazione negli spazi edificati. La progettazione dei cortili scolastici scelti come casi studio avverrà grazie all’uso di strumenti avanzati, come le simulazioni microclimatiche e i modelli digitali, per analizzare, progettare e monitorare l’impatto reale delle trasformazioni proposte.

“Oltre all’intervento fisico sugli spazi scolastici – aggiunge Romano – Re-Act Schools prevede una fase di trasferimento e sviluppo delle conoscenze (capacity building) tra il settore scientifico e quello della pianificazione e gestione micro-urbana per definire e testare un modello progettuale replicabile in futuro anche in altri contesti climatici. Questo approccio include lo sviluppo e l’approfondimento di conoscenze inerenti alle strategie per mitigare lo stress termico, ottimizzare l’uso dell’acqua, favorire la biodiversità e coinvolgere attivamente studenti e cittadini nella cura e nella fruizione degli spazi urbani rigenerati”.

A fine progetto, le esperienze e le conoscenze acquisite verranno raccolte in un Piano d’Azione e in uno strumento multimediale pensato per supportare le Pubbliche Amministrazioni nella trasformazione sostenibile non solo dei cortili scolastici, ma anche di altre tipologie di spazi pubblici con l’obiettivo di promuovere processi di rigenerazione capaci di incidere positiviamente sulla salute degli utenti, mitigando gli effetti del cambiamento climatico.

Re-Act Schools è un progetto finanziato dall’Unione Europea, attraverso la mission Green Living Area del programma Interreg EUROMED, e porterà avanti le proprie attività fino al 2027.


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