L’istamina nell’interazione tra intestino e fegato
Su Cell Metabolism uno studio dei dipartimenti di Scienze della Salute e di Neurofarba svolto in collaborazione con l’Italian Institute of Technology-Genova e la University of California, Irvine.
Su Cell Metabolism uno studio dei dipartimenti di Scienze della Salute e di Neurofarba svolto in collaborazione con l’Italian Institute of Technology-Genova e la University of California, Irvine.
Studio pubblicato sul New England Journal of Medicine identifica le caratteristiche genetiche dei pazienti con una famiglia di tumori del sangue che possono progredire in forme più aggressive.
Su Nature Communications una ricerca internazionale a cui ha collaborato il gruppo di ricerca di Agrometeorologia e Modellistica coordinato da Marco Bindi
Uno studio di UNIFI e del LENS su “Advanced Optical Materials” apre nuove prospettive nel controllo dei segnali luminosi, come veicolo di informazioni.
Come la popolazione microbica contenuta a livello dell’intestino umano può contribuire allo stato di salute dell’organismo. Un progetto di ricerca ha studiato il suo ruolo nella risposta immunitaria nel tumore del colon-retto.
Un super fertilizzante naturale ottenuto grazie a una tecnica di trapianto genetico. E’ il risultato raggiunto dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Biologia coordinato da Alessio Mengoni e da Marco Fondi.
La percezione di alcuni insetti è al centro di uno studio della University College London a cui ha collaborato un dottore di ricerca Unifi. L’indagine è stata pubblicata dalla rivista scientifica Ecological Entomology.
Realizzato al Dipartimento di Biologia un nano dispositivo con le proteine che costituiscono il motore molecolare del muscolo. Uno strumento nuovo e potente per ricerche su fisiologia, patologia e farmacologia dei muscoli striati.
Primo studio internazionale sulle sepolture di due siti longobardi in Italia e in Ungheria. La ricerca – guidata dall’Università di Firenze, dal Max Planck Institute di Jena e da atenei USA – è stata pubblicata su Nature Communications e getta nuova luce sulla vita delle comunità longobarde e sulla loro interazione con le popolazioni locali.
L’anidride carbonica, all’interno del nostro pianeta, si mantiene stabile a pressioni e a temperature elevatissime. La scoperta realizzata da un team di ricercatori fiorentini sulla rivista Nature Communications riscrive le nostre conoscenze su ciò che avviene tra il mantello e il nucleo.