Dissesto idrogeologico, missione in Iran della Cattedra UNESCO

Il sistema idraulico storico di Shushtar, iscritto nella lista del patrimonio mondiale, al centro di un'analisi sul rischio idrogeologico dell'area
Sistema idraulico di Shushtar immagine per srt su dissesto idrogeologico
Sistema idraulico di Shushtar - foto Giovanni Gigli

Proporre alle istituzioni iraniane soluzioni efficaci, che possano essere messe in atto attraverso competenze locali, per mitigare il rischio idrogeologico che interessa il sistema idraulico storico di Shushtar, sito UNESCO dal 2009, e altri siti vicini colpiti da una recente alluvione.

Con questo obiettivo Giovanni Gigli, docente di Geologia applicata e membro della Cattedra UNESCO in Prevenzione e gestione sostenibile del rischio idrogeologico dell’Università di Firenze, ha svolto una missione nella regione iraniana del Khuzestan, su richiesta dell’ufficio UNESCO di Teheran, e dell’Iranian Cultural Heritage Handicrafts and Tourism Organization (ICHHTO).

“Il sistema idraulico, un complesso multifunzionale risalente al III secolo d.C. – spiega Gigli -, è basato sulla realizzazione di due principali canali di derivazione dell’acqua sul fiume Kârun. In particolare, il canale Gargar è un fiume artificiale che per molti secoli ha fornito l’approvvigionamento idrico alla città, alimentato una serie di mulini e permesso di irrigare vaste aree agricole. Il corso d’acqua ha inoltre consentito lo sviluppo della piscicoltura, del trasporto fluviale e la difesa della città, attività che per la maggior parte vengono tuttora svolte grazie a questo sistema idraulico”.

Il ponte romano di Dezful
foto Giovanni Gigli

Gigli ha riscontrato importanti criticità di natura idrogeologica e rilevato la necessità di interventi urgenti per preservare il valore storico-culturale e la bellezza paesaggistica del luogo, nonché garantire la sicurezza degli abitanti e dei turisti.

“Ho preso parte ad incontri con le autorità dell’ICHHTO a livello centrale e provinciale – racconta Gigli – per discutere i meccanismi di azione e la struttura principale del progetto di mitigazione, al fine di pianificare indagini e interventi, in modo che questi siano svolti da centri di ricerca e imprese del luogo e che sia rafforzata l’esperienza dei locali nel far fronte a problematiche in contesti analoghi”.


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