Il 5 febbraio 2024 si celebra l’undicesima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, volta a favorire la diffusione di buone pratiche alimentari che riducano al minimo la quantità di cibo che finisce nel cestino della spazzatura.
Il tema di questa edizione è “Make the difference: stop foodwaste!” e ne parliamo con Francesco Sofi, docente di Scienze tecniche dietetiche applicate del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica.
“Ogni consumatore italiano spreca in media circa 75 grammi di alimenti al giorno – spiega il docente –, mezzo chilo alla settimana e due chili al mese. Spreco che si traduce in una perdita annuale di circa 400 euro in cibi non utilizzati. Tale comportamento non è sostenibile dal punto di vista economico e sociale, senza contare che a non essere consumati risultano proprio gli alimenti tipici della dieta mediterranea”.
Il docente sottolinea come la lotta agli sprechi parta da noi, perché il maggiore impatto è causato dalle cattive pratiche casalinghe, non dalla grande distribuzione: “Dobbiamo inventare nuove ricette che riutilizzino i cibi rimasti inutilizzati e, soprattutto, dobbiamo imparare a fare spese mirate ai fabbisogni del nostro nucleo familiare”.
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