Integrazione europea, nuovi corsi Jean Monnet

Si svolgeranno a Scienze politiche e a Giurisprudenza. Unifi al quarto posto in Italia per numero di progetti finanziati quest'anno
Archivio fotografico 123rf.com - Riproduzione riservata
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L’Ateneo fiorentino ha ottenuto il cofinanziamento di due i progetti dall’Unione Europea (UE) nell’ambito della call 2019 del Programma Erasmus+ per le attività Jean Monnet, che promuovono gli studi sull’integrazione fra i paesi UE.

La cattedra HOuseholds’ energy Poverty in the EU: PERspectives for research and policies (HOPPER) e il modulo Patrimonial Issues in International Successions Law (PI_IS) rientrano tra le attività selezionate tra quelle proposte da atenei e istituti di ricerca di tutto il mondo. L’Ateneo fiorentino, che dal 1999 è riconosciuto Centro d’Eccellenza Europeo Jean Monnet, è il quarto in Italia per numero di progetti finanziati quest’anno.

La cattedra HOPPER si compone di tre corsi della laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Studi Europei della Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri: l’insegnamento di “Energy, environment and European security” si terrà nel primo semestre, mentre “Economia dell’integrazione Europea” ed “Energy poverty and international policies” sono in programma nel secondo semestre.

“Gli obiettivi – spiega Rossella Bardazzi, coordinatrice del progetto e docente di Politica economica del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa – sono migliorare le conoscenze scientifiche e professionali sul tema della povertà energetica, coinvolgere la società civile e i decisori politici sulle possibili soluzioni e alleviare questa condizione che mette a repentaglio i valori sociali dell’UE. La povertà energetica può essere definita come l’impossibilità di una famiglia di accedere o di permettersi un adeguato livello di servizi energetici ed è stata riconosciuta dalla legislazione europea che impone agli stati membri di intraprendere azioni per combatterla”.

L’attività didattica di HOPPER si svolgerà principalmente in lingua inglese e, in parte, sarà erogata a distanza tramite una piattaforma online grazie al supporto di DIDeL, il progetto sviluppato dall’Ateneo per la formazione dei docenti sulle nuove metodologie didattiche. Il cofinanziamento della cattedra, pari a 50mila euro, servirà, inoltre, a supportare la mobilità internazionale di docenti e studenti, le attività di ricerca e l’organizzazione di eventi. La proposta formativa si rivolge anche a professionisti, come ingegneri, architetti ed energy manager.

Il progetto Patrimonial Issues in International Successions Law riguarda, invece, un modulo di 48 ore che si terrà nel secondo semestre, incluso nell’insegnamento “Diritto di famiglia e successioni” e rivolto agli studenti della laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e ai laureandi della triennale in Scienze dei servizi giuridici.

“Questa iniziativa – precisa Sara Landini, docente di Diritto privato del Dipartimento di Scienze Giuridiche che guida il progetto – mira a promuovere la conoscenza dei regolamenti dell’Unione Europea in materia di diritto di famiglia e successioni, la facilitazione della loro applicazione anche rispetto a nuove forme di assets patrimoniali finanziari, il dialogo tra il mondo accademico e quello dei professionisti”.

Anche in questo caso sono previste attività di insegnamento a distanza e in inglese, oltre a lezioni frontali, discussioni di gruppo, cliniche legali e seminari rivolti a studenti e a professionisti. Il programma prevede anche seminari accreditati presso gli ordini e rivolti ai professionisti, ma comunque aperti agli studenti in funzione professionalizzante.  Il cofinanziamento ottenuto è pari a 30mila euro.

 


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