Luca Bindi, docente di Mineralogia e Cristallografia, ha ricevuto oggi dall’Accademia Nazionale delle Scienze la medaglia dei XL per le Scienze Fisiche e Naturali 2024.
Conferita a Roma in Villa Torlonia, sede storica dell’Accademia, la medaglia dei XL è un riconoscimento istituito nel 1866 tramite Decreto Regio dall’allora presidente dell’Accademia Carlo Matteucci e intende valorizzare l’eccellenza scientifica riconosciuta a livello internazionale.
“Luca Bindi – riportano le motivazioni all’onorificenza – dopo la sua scoperta nella meteorite di Khatyrka del primo quasicristallo naturale, l’icosaedrite (Al63Cu24Fe13) lega ternaria caratterizzata da rotazione 5 e piastrella pentagonale (ritenuta teoricamente impossibile e che a Dan Shechtman, primo scopritore tra i prodotti artificiali, ha fatto ottenere il Premio Nobel 2011), ha orientato le sue ricerche e quelle del suo gruppo allo studio della stabilità dei quasicristalli in condizioni estreme”.
“Ha dimostrato che l’icosaedrite si è formata nello spazio a pressioni elevatissime e che è stabile a temperature che vanno da vicino allo zero assoluto a migliaia di gradi centigradi. Rappresenta quindi un testimone dell’impatto forse di due asteroidi ancor prima della formazione della Terra 4,53 Ga fa. Bindi ha inoltre ritrovato un altro quasicristallo naturale, di formula Al71Ni24Fe5, che presenta rotazione 10 e piastrella decagonale e che perciò fu denominato come minerale decagonite”.
“Inoltre – proseguono le motivazioni – Bindi ha rinvenuto nella trinitite, scoria vetroso-metallica sparsa sul suolo nel sito di Los Alamos, una terza specie di quasicristallo, icosaedrico e primo del tipo silicatico (Si61Cu30Ca7Fe2), formatasi nelle condizioni di estrema temperatura e pressione del Trinity Test, la prima esplosione atomica effettuata dall’uomo prima di sganciare le bombe sul Giappone. Non è però da considerare un minerale perché la sua origine da materiale assemblato dall’uomo è indubbia”.
“Luca Bindi opera secondo il principio che ‘Nature does it better’ cioè che la Natura è in grado di realizzare reazioni estreme e strutture nuove prima che la ricerca umana arrivi a simulare in laboratorio condizioni similari su reagenti di composizione idonea”.
Bindi è il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e ha vinto numerosi premi scientifici, tra cui il Premio Presidente della Repubblica 2015 per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei e il Premio Aspen Institute Italia. È Socio Corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la classe delle Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, categoria Geoscienze.