Una prospettiva originale è alla base del nuovo Massive Open Online Course “Modernità letteraria. La poesia a Firenze tra Ottocento e Novecento” che indaga la civiltà letteraria fiorentina tra belle époque e avanguardie storiche e si pone come uno strumento versatile, agile, interessante per chi vuole attraversare un periodo storico particolare e approfondire il clima culturale che lo ha caratterizzato. Ne abbiamo parlato con Simone Magherini, docente di Letteratura Italiana e componente del pool di docenti che ha curato la realizzazione del corso nell’ambito del progetto ALM@-DEH
Qual è stata l’ispirazione alla base di questo corso?
Abbiamo voluto valorizzare il ruolo di Firenze nel processo di formazione della modernità letteraria italiana. Nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e la Grande Guerra, la città torna infatti ad essere un centro propulsore di esperienze poetiche, di scambi intellettuali e di innovazioni culturali, riconquistando una posizione di primo piano nel panorama culturale nazionale. Una stagione di straordinaria vitalità, in cui riviste e gruppi di scrittori provenienti da diverse città d’Italia contribuirono, attraverso un intenso scambio di idee e di esperienze, a rinnovare profondamente il linguaggio e la sensibilità della poesia italiana.
Qual è l’obiettivo formativo del corso e a chi si rivolge?
Nel corso abbiamo puntato a fornire gli strumenti per comprendere la profonda trasformazione che segna il passaggio dalla poesia ottocentesca alla modernità letteraria del primo Novecento. L’attenzione è concentrata su Firenze, in questo periodo un vero e proprio laboratorio della modernità, teatro di un confronto diretto tra tradizione e avanguardia, tra la cultura accademica e le nuove generazioni. I destinatari sono principalmente gli studenti universitari dei corsi di laurea in Lettere, Storia, Filosofia, Lingue e discipline affini, ma può sicuramente rappresentare un supporto formativo anche per chi desidera acquisire strumenti utili all’analisi del testo poetico e alla didattica della letteratura. Per una piena comprensione dei contenuti è richiesta una buona conoscenza della lingua italiana e familiarità con la storia nazionale e con i principali autori della tradizione letteraria dell’Ottocento, come possono essere utili competenze di base in analisi metrica e retorica, nonché la capacità di leggere e interpretare testi saggistici e commenti critici.
Quali caratteristiche rendono unico e distintivo questo corso rispetto ad altre proposte formative sullo stesso periodo storico-letterario?
La prospettiva geo-culturale, che integra la lettura dei testi poetici con l’analisi del contesto urbano, sociale e intellettuale della Firenze di fine Ottocento e primo Novecento è sicuramente un elemento di novità. Invece di proporre una semplice ricostruzione storico-letteraria, abbiamo voluto offrire una visione dinamica della modernità poetica come fenomeno collettivo, nato dall’interazione tra ambienti, riviste, istituzioni e figure di rilevo in ambito letterario. Al rigore filologico, critico e geo- culturale, abbiamo affiancato una metodologia digitale e interdisciplinare, che attraverso materiali multimediali e attività interattive incoraggia una lettura dei testi fondata sull’analisi, sulla partecipazione e sulla consapevolezza del loro radicamento nel contesto storico-culturale fiorentino.
Essendo il corso un MOOC breve e completamente online, quali vantaggi offre ai partecipanti con impegni di studio o professionali?
L’elevata flessibilità di fruizione permette di organizzare lo studio in modo autonomo e compatibile con altri impegni accademici o professionali, mentre la struttura modulare e la sequenza guidata delle unità didattiche permettono un apprendimento progressivo, interattivo e personalizzabile.
Il corso, realizzato nell’ambito del progetto Alm@-Deh e aperto a tutti gratuitamente su Ipazia, prevede lezioni e quiz di autovalutazione che, una volta completati, consentono di acquisire un attestato di partecipazione, eventualmente collegabile – a discrezione dei gestori di percorsi formativi che lo impieghino come materiale didattico – all’acquisizione di crediti formativi.
