Oltre 50mila farfalle a “La Specola”

Il Museo di Storia Naturale accoglie una importante collezione composta da Lepidotteri appartenenti a migliaia di specie, che presto saranno catalogati e digitalizzati
Alcuni esemplari della collezione di Valerio Sbordoni

Una nuova vastissima collezione di insetti Lepidotteri è arrivata al Sistema Museale di Ateneo (SMA). I gruppi rappresentati appartengono alle due superfamiglie Papilionoidea e Hesperioidea, che includono specie nel loro complesso indicate come farfalle diurne.

Realizzata da Valerio Sbordoni, docente dell’Università Tor Vergata di Roma, la collezione è stata accolta dal Museo “La Specola” e comprende oltre 50mila esemplari, tutti studiati e identificati, contenuti in 1750 cassette entomologiche e rappresentativi di migliaia di specie. La collezione è composta in misura preponderante da esemplari provenienti dalle aree tropicali – Sudamerica, Africa e soprattutto regione Orientale – ma sono presenti anche reperti italiani.

“La collezione risulta estremamente vasta e rappresentativa da un punto di vista tassonomico – spiega Giuseppe Fabrizio Turrisi, curatore della sezione di Entomologia de “La Specola” –. Tutti gli esemplari sono stati accuratamente studiati e identificati e per la corretta conservazione il Museo ha destinato adeguati spazi in seno alla Sezione di Entomologia, che ospita già un’imponente collezione entomologica di riferimento nel panorama internazionale, con migliaia di esemplari di serie tipiche (olotipi, paratipi), fondamentali per le revisioni tassonomiche”.

“Allo stesso tempo – prosegue Turrisi – è in corso la catalogazione e la schedatura delle cassette entomologiche e dei singoli esemplari al fine di produrre un catalogo ragionato fruibile dagli studiosi. All’inizio del 2026 sarà inoltre intrapresa la digitalizzazione dei materiali per implementare la documentazione sulla collezione e la sua fruizione anche attraverso il sito istituzionale d’Ateneo”.

Inoltre, lo SMA sta avviando la realizzazione di una DNA barcoding reference library aderendo al Progetto BGE (Biodiversity Genomics Europe), che consentirà di integrare la tassonomia classica su base morfologica con quella molecolare, attraverso un approccio definito “Integrative Taxonomy”. Le attività di valorizzazione messe in atto dallo SMA consentiranno la creazione di una collezione di riferimento di Lepidotteri italiani e di alcune aree tropicali, contribuendo così alla conoscenza e alla tutela della biodiversità, soprattutto delle specie più a rischio.

“Sono tantissime le collezioni donate da illustri specialisti entomologi nel tempo, che hanno individuato nel Museo di Storia Naturale ‘La Specola’ il sito più appropriato per la collocazione finale e la fruizione da parte della comunità scientifica – afferma David Caramelli, presidente del Sistema Museale di Ateneo –. Con la campagna di digitalizzazione che coinvolge gran parte delle sue collezioni, il Museo intende migliorare l’accessibilità da remoto e raggiungere così un pubblico ancora più numeroso”.


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