Ricerca oncologica su vetrini digitali

Al via le attività del laboratorio dell’Unità di ricerca di bioimaging avanzato. La nuova struttura, inaugurata a Careggi, si occuperà delle analisi delle immagini dei tessuti tumorali.
gruppo di ricerca vetrini virtuali
Al centro della foto, Daniela Massi. Alla sua destra, Francesco De Logu e Romina Nassini.

Studiare nel dettaglio il microambiente tumorale. Con questo obiettivo è nato il laboratorio dell’Unità di ricerca di Bioimaging Avanzato (ABiR) dell’Università di Firenze, realizzato presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi e dedicato alla ricerca innovativa nel campo dell’analisi di immagine in ambito oncologico, sotto la responsabilità scientifica di Daniela Massi e il coordinamento operativo di Francesco De Logu, ricercatore di Farmacologia.

“Nella lotta al cancro assume sempre maggiore rilevanza l’analisi di immagine del tessuto oncologico – spiega Daniela Massi, ordinario di Anatomia patologica del Dipartimento di Scienze della Salute -, grazie alla quale è possibile lo studio dettagliato del microambiente tumorale che permette di fornire indicazioni fondamentali per la terapia personalizzata”.

Le strumentazioni innovative dedicate all’analisi dei tessuti presenti nel laboratorio consentiranno ai ricercatori di valutare l’espressione dei biomarcatori con la massima accuratezza e precisione, ottenendo così informazioni quantitative sulla distribuzione delle cellule tumorali e sulla loro interazione nello spazio e nel tempo con cellule infiammatorie e del sistema immunitario. Grazie al contributo del sistema informatico di Ateneo, sotto il coordinamento del suo responsabile Marius Bogdan Spinu, la gestione dei vetrini digitali e dei dati relativi avverrà all’interno di un’architettura orientata a garantire anche un alto livello di performance e sicurezza informatica.

“Il laboratorio ABiR potrà collaborare con altre università ed enti di ricerca nazionali e internazionali e le sue ricerche – prosegue Massi – avranno importanti implicazioni e ricadute traslazionali, grazie alla loro integrazione con l’attività clinica della SOD di Istologia patologica e diagnostica molecolare dell’Aou Careggi”.

La nuova struttura conta anche sul finanziamento del programma speciale 5×1000 della Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), per le attività relative all’oncologia cutanea e in particolare al melanoma.


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