Presso l’osservatorio del Paranal in Cile è collocato il più grande telescopio al mondo dedicato all’osservazione del cielo alle lunghezze d’onda del vicino infrarosso. Il suo nome è VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy), è gestito dall’European Southern Observatory (ESO) ed ha iniziato le sue attività alla fine del 2009.
VISTA, che dispone di una imponente telecamera dotata di rilevatori speciali sensibili alla luce visibile ed infrarossa, sarà integrato nel 2023 da uno strumento di seconda generazione chiamato 4MOST, uno spettrografo con un campo visivo in grado di rilevare una grande frazione del cielo meridionale.
L’ESO ha lanciato una call internazionale per selezionare 15 campagne di osservazione che verranno condotte con lo strumento 4MOST durante i suoi primi cinque anni di attività. Fra le quattro candidature italiane selezionate c’è 4DWARFS, progetto per lo studio delle galassie nane e delle loro correnti stellari, guidato come principal investigator da Asa Skuladottir, ricercatrice del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze e associata dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Del team Unifi fanno parte Stefania Salvadori – vincitrice nel 2018 di uno starting grant dell’European Research Council (ERC) per il progetto NEFERTITI sull’origine delle prime stelle e delle prime galassie – e le giovani ricercatrici Viola Gelli e Martina Rossi.
Lo scopo di 4DWARFS è quello di usare le eccezionali potenzialità della nuova strumentazione per esaminare oltre 130mila stelle nelle vicine galassie nane ed ottenere la loro età, le composizioni chimiche e le velocità. Risultati di straordinaria importanza per capire come si siano formate ed evolute queste prime galassie e quali siano state le proprietà delle prime stelle e il loro contributo ai primi passi della vita dell’Universo e anche della nostra Via Lattea.
Il credito fotografico è: ESO/H.H.Heyer, CC BY 4.0