Le foreste tropicali negli ultimi 20 anni stanno diminuendo la loro capacità di resistere e riprendersi dalle perturbazioni causate dalla natura o dall’azione dell’uomo. L’allarme sul declino nel periodo 2000-2020 della resilienza dei “polmoni verdi” della Terra viene da una ricerca [“Emerging signals of declining forest resilience under climate change” https://doi.org/10.1038/s41586-022-04959-9], pubblicata su Nature e guidata da Giovanni Forzieri (Commissione Europea, Centro Comune di Ricerca, Ispra e Dipartimento Unifi di Ingegneria civile e ambientale).
I cambiamenti sono stati valutati integrando gli indici di vegetazione satellitari con tecniche di apprendimento automatico (intelligenza artificiale). I risultati mostrano la sofferenza delle foreste tropicali, aride e temperate, dovuta alla ridotta disponibilità di acqua e all’aumento della variabilità climatica. I ricercatori stimano che circa il 23% delle foreste intatte (cioè non soggette all’azione umana) potrebbe aver già raggiunto una soglia critica.
“Le foreste coprono quasi un terzo della superficie terrestre – commenta Giovanni Forzieri – e il calo della loro resilienza potrebbe avere conseguenze critiche per i principali servizi ecosistemici che esse offrono, come lo stoccaggio del carbonio, con gravi conseguenze per il benessere della società. Questi dati dovrebbero essere presi in considerazione nella progettazione di piani di mitigazione e adattamento a terra”.