La musica e il teatro per contrastare la radicalizzazione

Una performance artistica che vede come protagonisti un gruppo di studenti, con la supervisione di un gruppo di studiosi del Forlilpsi, è al centro di un video con il quale Unifi ha partecipato a un progetto europeo promosso per favorire il dialogo intergenerazionale, interculturale e interreligioso

E’stato presentato al Festival delle arti “CommUnity Summer Days” a Bruxelles il video “Incontri attraverso i confini. Narrazioni e musiche per il dialogo interculturale tra i popoli” con il quale l’Università di Firenze ha contribuito al progetto europeo CommUnity ideato con l’obiettivo di prevenire la radicalizzazione dei giovani, di migliorare il dialogo intergenerazionale, interculturale e interreligioso con il linguaggio della musica.

Il video rappresenta una performance musicale e teatrale ideata dal gruppo di ricerca UniFI (composto da Raffaella Biagioli, docente di Pedagogia generale e sociale, oltre a Maria Grazia Proli e Valentina Guerrini assegniste di ricerca del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia). I protagonisti, Silvia Cini, Francesco Pinzani, Carolina Braus, Francesco Pipparelli, Matilde Parietti, Pablo Feijoo Reis, Eleonora Mare, sono un gruppo di sette studenti ed ex studenti dell’Ateneo fiorentino provenienti da ambiti disciplinari differenti (ingegneria, architettura, scienze infermieristiche, scienze politiche) e con distinte specificità artistiche (dal canto alle percussioni, dalla chitarra al violino, dalla scrittura di testi per canzoni alla musica elettronica e digitale, fino alla recitazione e al ballo).

“Il tema della performance – spiega Raffaella Biagioli che ha diretto il gruppo scientifico coordinatore del gruppo di interpreti- è quello dell’incontro e dello scambio con l’altro, in un dialogo fra culture che si contaminano ed evolvono nel tempo e nello spazio dove la musica e la parola sono mezzi comunicativi per costruire ponti e annodare fili di esistenze accomunate da esperienze e luoghi di convivenza. L’Europa è l’approdo di lunghi viaggi verso nuove possibilità di realizzare i l proprio progetto di vita. L’interculturalità è espressa attraverso lo studio di sonorità che fondono varie tradizioni culturali del Mediterraneo cucite insieme da una narrazione. I brani musicali presenti nel video sono originali”.

La performance, ambientata nella città di Firenze, è stata sviluppata con musiche originali, testi originali e testi liberamente tratti da autori della letteratura europea del Novecento, all’interno della Campagna Harmony Community, un’azione specifica del progetto europeo CommUnity che ha coinvolto gruppi musicali senza confini di cultura, fede o generazione.

“Il video, ambientato nei luoghi simbolo della città di Firenze, ha permesso di valorizzare i giovani che hanno condiviso idee artistiche finalizzate anche a rileggere gli spazi urbani da un punto di vista personale – prosegue Biagioli – Il lavoro di gruppo ha inoltre stimolato lo sviluppo di nuove competenze. Alcuni partecipanti in modo particolare hanno concluso che questa esperienza progettuale ha stimolato la loro creatività suggerendo nuovi percorsi artistici e nuove collaborazioni. Il gruppo scientifico UniFi – conclude Biagioli – ha sperimentato l’importanza delle metodologie artistiche per la prevenzione dei fenomeni antisociali e della radicalizzazione nei giovani, e per sviluppare senso di appartenenza e creare comunità e l’importanza di condividere l’interesse per la musica e il teatro come mezzo di aggregazione sociale”.

Oltre all’Università di Firenze, in rappresentanza dell’Italia, hanno partecipato al progetto soggetti provenienti da Belgio, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna.


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