Patogeni alieni, una nuova minaccia per la natura

Domenica 11 febbraio, per il ciclo ”Incontri con la città”, Luisa Ghelardini terrà una lezione sul rapporto tra le nuove malattie degli alberi e il ruolo svolto da microrganismi provenienti da altri paesi

Rappresentano una minaccia crescente all’agricoltura e alla conservazione della biodiversità. Sono le nuove malattie delle piante o malattie infettive emergenti causate da microrganismi patogeni alieni.

Può essere definito patogeno vegetale alieno un microrganismo che sia stato introdotto o si sia diffuso naturalmente in una regione geografica in cui non era presente, che si comporti come agente di malattia e che possa danneggiare piante coltivate o spontanee, locali o esotiche. Nel mondo intero oltre la metà delle malattie delle piante che sono emerse in forma epidemica nelle ultime decadi sono il risultato dell’arrivo di patogeni nuovi, in precedenza sconosciuti come tali.

Le cause che innescano il manifestarsi di nuove malattie vanno rintracciate tra i cambiamenti nelle relazioni complesse che intercorrono tra l’ambiente, inclusa la componente umana, i microrganismi patogeni e le piante ospiti. Queste relazioni sono classicamente indicate come il triangolo della malattia.

I dati relativi agli scambi commerciali globali pubblicati dalle Nazioni Unite indicano che l’Unione Europea ad esempio importa annualmente oltre 80.000 tonnellate di piante vive da oltre cento stati diversi in cinque continenti. Tuttavia, il movimento di microrganismi potenzialmente patogeni può avvenire, come dimostrano alcuni studi, anche per mezzo di canali meno ovvi e inattesi, come il commercio globale di capi di abbigliamento o il movimento dei passeggeri dei voli intercontinentali.

I microrganismi alieni che diventano invasivi nelle zone di introduzione possono avere gravi effetti negativi sulle colture, sul verde urbano, sulle popolazioni naturali delle piante, sulle comunità vegetali, sulla biodiversità, sul paesaggio e sugli ecosistemi interi di cui facciamo parte, con gravi danni diretti e indiretti, economici ed ecologici, ed elevati costi di gestione.

Tra i casi più familiari, in quanto interessano specie ornamentali utilizzate in città o piante comuni negli ambienti rurali, possiamo ricordare il cancro colorato del platano e la grafiosi dell’olmo. L’esempio oggi più eclatante e attuale degli effetti che può avere la comparsa di un patogeno alieno su piante di interesse agrario è quello del deperimento dell’olivo causato da Xylella fastidiosa.

L’identificazione, l’intercettazione, la prevenzione di nuove introduzioni e il controllo dei patogeni alieni sono obiettivi strategici definiti dall’Unione Europea a tutela dell’agricoltura e della biodiversità.


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