Nanotecnologie per l’archeologia e l’antropologia
Da una collaborazione interdisciplinare una ricerca su nuovi materiali per consolidamento di reperti ossei
Da una collaborazione interdisciplinare una ricerca su nuovi materiali per consolidamento di reperti ossei
Una ricerca degli Atenei di Firenze, Pisa e Roma Sapienza approfondisce la conoscenza del più completo scheletro di Neanderthal mai ritrovato. La difficile raggiungibilità del reperto nella grotta di Lamalunga ha richiesto l’uso di sonde videoscopiche e di un apparecchio a raggi X portatile.
Un progetto congiunto tra i Dipartimenti di Chimica e Biologia ha studiato il modo di preservare i resti ossei, essenziali per le ricerche in campo paleogenetico.
Due giornate di studio, a cura dell’Ateneo e con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, mettono a fuoco il fascino e le problematiche di una terra e di un popolo a cavallo fra tradizione e globalizzazione.
Importanti acquisizioni sul processo evolutivo che ha portato a Homo sapiens vengono da uno studio internazionale su Science, partecipato dall’Ateneo, che ha analizzato nuovi reperti fossili in Sudafrica.
Il 28 novembre 1869 veniva istituito il primo museo italiano di Antropologia, ad opera di Paolo Mantegazza. Una serie di iniziative celebra la ricorrenza, fra storia e prospettive future delle collezioni.