Passeggiando con la matematica

Per il ciclo "Incontri con la città" domenica 8 ottobre Giuseppe Conti tiene una lezione che mette in evidenza la presenza fondamentale della geometria nei più famosi monumenti fiorentini.
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Diritto d'autore: perszing1982 / 123RF Archivio Fotograficoflorence, ital

Quando ammiriamo i monumenti della nostra città, spesso non ci rendiamo conto del fatto che gli artisti, che li hanno realizzati, si servivano di numerose forme geometriche non solo per questioni di bellezza e armonia, ma anche di utilità e praticità. La geometria è uno strumento che è servito alle costruzioni dell’uomo; curve e superfici fanno parte integrante dell’architettura.

Ad esempio, il profilo della Cupola di Santa Maria del Fiore non è casuale; la sua sagoma, oltre a donare bellezza alla struttura, fornisce la forma migliore per sostenere il proprio, enorme, peso (circa 30.000 tonnellate). Occorre tenere presente che Brunelleschi era anche un matematico; è citato in tutti i più importanti testi di storia della matematica come colui che ha stabilito le basi geometriche della prospettiva lineare. Inoltre, dobbiamo tenere conto che, senza le sue conoscenze geometriche, egli non avrebbe potuto realizzare la cupola e tutte le sue meravigliose costruzioni. Inoltre Brunelleschi si valeva dell’opera di matematici, fra i quali vorrei citare Paolo Toscanelli.

Talvolta, la scelta di determinate figure geometriche era dettata anche da motivi religiosi, come la pianta ottagonale del Battistero e della Cupola, e le forme (esagoni e rombi) delle formelle del Campanile di Giotto. A questo proposito vorrei fare notare che la formella esagonale, che si trova a destra dell’ingresso del Campanile, rappresenta l’Architettura; ebbene, la persona che sta disegnando è il grande matematico Euclide.

Tale fatto mette ulteriormente in evidenza lo stretto legame fra l’architettura e la geometria, soprattutto nell’architettura fiorentina. Si può notare questo osservando, ad esempio, i riquadri geometrici, ottenuti da intarsi marmorei, che ornano le superfici di molti monumenti fiorentini e formano quella serena armonia geometrica che ricorda le opere antiche.

L’architettura romanica fiorentina si distinse dalle altre per la sua geometria, per il carattere sobrio ed elegante; è proprio questo che darà origine al Rinascimento fiorentino.

Possiamo affermare che in questo modo, attraverso la geometria, l’architettura esprime la perfezione di Dio e ci avvicina maggiormente a lui; infatti, la geometria è perfetta, indiscutibile, eterna, quindi divina. Si ottiene una visione platonica dell’arte, ma sappiamo che è stata proprio questa la filosofia che ha permeato tutta la cultura fiorentina.

E’ interessante notare che nell’arte fiorentina sono presenti anche le proporzioni armoniche ricavate dai rapporti musicali.

Nelle mie ricerche ho analizzato le costruzioni geometriche usate per realizzare gli elementi architettonici presenti nei monumenti fiorentini. Dopo aver studiato e disegnato la figura geometrica dell’opera artistica, successivamente l’ho sovrapposta alla relativa immagine fotografica dell’oggetto reale, ottenendo quasi sempre una perfetta corrispondenza fra la figura teorica e quella reale.

 


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