Melanoma, scoperti nuovi geni implicati nello sviluppo del tumore
Ricerca internazionale su Nature Genetics, con la partecipazione dell’Ateneo, che è parte integrante del consorzio mediterraneo MelaNostrum, attivo su questi campi di indagine.
Ricerca internazionale su Nature Genetics, con la partecipazione dell’Ateneo, che è parte integrante del consorzio mediterraneo MelaNostrum, attivo su questi campi di indagine.
Misurate per la prima volta con i neutroni le vibrazioni che disturbano i quantum bit molecolari. E’ il risultato dello studio pubblicato su Nature Communications con il contributo del gruppo di ricerca Unifi coordinato da Roberta Sessoli.
In un edificio storico dell’Ateneo – la Villa Rucellai, una delle sedi didattiche della Scuola di Agraria – il primo caso documentato di uso su strutture portanti lignee della tecnica artistica dell’incamottatura
La domanda che si sono posti i ricercatori del Dipartimento di Biologia permette di far luce su biodiversità e storia evolutiva delle specie siciliane, separate dal continente da un breve tratto di mare ma geneticamente assai diverse dalle popolazioni della penisola.
Importanti acquisizioni sul processo evolutivo che ha portato a Homo sapiens vengono da uno studio internazionale su Science, partecipato dall’Ateneo, che ha analizzato nuovi reperti fossili in Sudafrica.
Una ricerca europea ha dimostrato che, dopo un anno di regime alimentare, la flora batterica intestinale degli anziani è più sana. Una condizione associata a una migliore funzione cognitiva e a una minore fragilità.
Studio internazionale su Nature con la partecipazione dell’Ateneo fiorentino e del Museo delle Scienze di Trento.
Porta la firma di Unifi lo studio che fa chiarezza sulle basi genetiche della cardiomiopatia dilatativa: una grave patologia tra le principali cause di trapianto cardiaco.
I primi risultati delle azioni per la conservazione di uno degli habitat più particolari della Terra sono oggetto di uno studio internazionale con la partecipazione dell’Ateneo.
Il passaggio dalla caccia all’agricoltura e dal nomadismo alla sedentarietà significò per l’uomo fare i conti anche con nuove malattie. La conferma è arrivata da uno studio di paleogenomica che ha preso in esame l’evoluzione della Salmonella lungo 5.000 anni di storia. Alla ricerca hanno collaborato il Dipartimento di Biologia e il Sistema Museale d’Ateneo.