Quattro spinoff Unifi in rampa di lancio

Sono il risultato dell'iniziativa di team di ricercatori di Filosofia e Informatica (Aeffective), di Ingegneria dell'Informazione e Ingegneria Industriale (Ecodrone), di Scienze della Salute (FloNext) e di Architettura (Restruere)
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Aeffective, Ecodrone, Flonext, Restruere. Sono i nomi degli ultimi spinoff targati Università di Firenze. La presentazione ufficiale è avvenuta nell’ambito dell’incontro online “Unifi Startup Campus. Start Up e progetti d’impresa – anno 2020”, su iniziativa dell’Ateneo fiorentino, in collaborazione con la Fondazione CR Firenze e la collaborazione della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. Diventano così 61 gli spin-off nati dal 2010 grazie al processo di pre-incubazione e riconosciuti dall’Università di Firenze.

AEFFECTIVE 

In che modo un’azienda può fidelizzare il suo pubblico? Come si definisce il rapporto tra un marchio e il suo target di riferimento? Per rispondere a queste domande un contributo utile può arrivare dai servizi offerti dalla start-up Aeffective formata da filosofi e informatici dell’Università degli Studi di Firenze e dell’University of Birmingham.

Goffredo Guidi di Aeffective

Attraverso un software di sentiment analysis (Quon), Aeffective offre un monitoraggio approfondito del web e offre informazioni sul “legame affettivo” tra consumatori e aziende da poter impiegare per definire nuove strategie di marketing.

Lo spinoff dispone anche di un servizio di consulenza strategica (Subjective) che si traduce in un’attività di reportistica sulle opinioni social pubblicate dagli utenti a proposito di prodotti e servizi di un’ azienda. Il video della presentazione

ECODRONE  

Per monitorare lo stato di salute dei nostri fiumi, approfondire la conoscenza dell’habitat o dell’ecosistema di un lago e ancora scoprire quali “tesori” nasconda il mare entrano in gioco i servizi di Ecodrone.

Composto da un team di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e del Dipartimento di Ingegneria Industriale, lo spinoff ha realizzato un drone marino autonomo capace di acquisire in modo automatico informazioni sullo stato delle acque e dei fondali.

Andrea Bertini di Ecodrone

Il veicolo è in grado di recuperare non solo dati fisici chimici e meteorologici ma anche elementi riguardanti la biodiversità degli ambienti osservati.

Tra i progetti realizzati dal gruppo di ricercatori Unifi anche la Barchetta magica il drone marino a energia solare che ha compiuto quasi 5mila chilometri in autonomia durante la traversata dell’Oceano Atlantico. Il video della presentazione.

FLONEXT

“Verificare se farmaci già in commercio e destinati alla cura di differenti patologie possano essere utilizzati per contrastare gli effetti di altre malattie è una delle sfide di Flonext, spinoff nato per iniziativa di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Salute.

Romina Nassini di FloNext

L’intuizione alla base del progetto di business dello spinoff fiorentino è che molecole o principi attivi farmacologici già noti possano avere target terapeutici diversi da quelli conosciuti, con particolare riferimento alle malattie neurodegenerative, che sono i continuo aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione a livello mondiale .

L’idea è dunque quella di “riposizionare” una molecola in funzione di altri obiettivi, grazie a conoscenze accessibili per esempio dagli studi preclinici, e di poter abbattere così il costo del trattamento terapeutico”. Il video della presentazione

RESTRUERE

La salvaguardia e conservazione, dal punto di vista strutturale, di edifici storici in muratura sono al centro dell’attività di Restruere, con particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo.

Lo spin off, nato per iniziativa di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Architettura si propone di portare sul campo competenze specifiche maturate nell’ambito della ricerca per il consolidamento, la protezione, la messa in sicurezza del patrimonio architettonico.

Sara Stefanini di Restruere

A questo scopo, il team offre delle soluzioni non standardizzate, ma su misura, che tengano conto delle specificità dell’oggetto sul quale intervenire e del contesto all’interno del quale si opera.

Questo si traduce, per esempio, nel prediligere il ricorso a materiali e dispositivi coerenti con la logica costruttiva originaria in linea con i principi della sostenibilità.

Le indagini e le tecniche impiegate ai fini del recupero si avvalgono di metodologie innovative che risultano tuttavia perfettamente compatibili e funzionali, nel campo della diagnostica, della modellazione strutturale, del monitoraggio e di tutte le attività che si rendono necessarie per la conservazione e il consolidamento strutturale degli edifici. Il video della presentazione


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