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Ricerca_DNA_Longobardi

I Longobardi alla prova del DNA

Primo studio internazionale sulle sepolture di due siti longobardi in Italia e in Ungheria. La ricerca – guidata dall’Università di Firenze, dal Max Planck Institute di Jena e da atenei USA – è stata pubblicata su Nature Communications e getta nuova luce sulla vita delle comunità longobarde e sulla loro interazione con le popolazioni locali.

Unistem Day a Firenze

Unistem Day 2018 a Firenze

Video e materiali degli interventi svolti in occasione della giornata dedicata alla ricerca nell’ambito delle cellule staminali

Residenze d’artista, la cultura a prova d’incontro

Mettere insieme alcuni fra i protagonisti dell’arte e della cultura contemporanea, decine di studenti universitari e giovani attori, le luci abbassate della scena, ore e ore di lavoro e dialogo a disposizione. Il risultato di questa singolare alchimia sono le “Residenze d’artista”, progetto formativo dove teatro, cinema, letteratura, musica e arti visive vengono vissute in presa diretta.

Arcetri, visione dall'altro

Da Galileo ai giorni nostri: ad Arcetri la collina della scienza

Breve viaggio (in un video) in un luogo suggestivo e non solo perché è affacciato su Firenze. Arcetri appartiene alla storia della fisica ed è sede di prestigiose istituzioni di ricerca. Qui, a poca distanza da Villa Il Gioiello, ultima dimora di Galileo, hanno operato grandi nomi della fisica moderna tra cui Enrico Fermi.

foto per moltecola contro antitumorali

Nuova molecola contro il dolore da antitumorali

Sviluppata una nuova piccola molecola con grandi potenzialità analgesiche e antitumorali. E’ il risultato, per ora a livello di ricerca di base, del lavoro multidisciplinare di tre dipartimenti dell’Ateneo, recentemente pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry.

foto Francesco_Biccari grafene fotovoltaico

Il grafene per il fotovoltaico del futuro

Superare la tecnologia basata sul silicio per un nuovo sistema economicamente conveniente e sostenibile è la sfida della ricerca sul fotovoltaico. Un team guidato dal Dipartimento di Fisica e astronomia ha spiegato per la prima volta gli effetti positivi dell’uso del grafene applicato ad una classe di semiconduttori, le perovskiti, candidate ad essere la futura alternativa al silicio.