Studio del cervello, la ricerca si mette…a fuoco
Elaborata innovativa tecnica ottica per l’indagine macroscopica ad alta risoluzione. Ne dà conto una pubblicazione su “Nature Methods” a cura di Università di Firenze, Lens e Cnr-Ino.
Elaborata innovativa tecnica ottica per l’indagine macroscopica ad alta risoluzione. Ne dà conto una pubblicazione su “Nature Methods” a cura di Università di Firenze, Lens e Cnr-Ino.
In 240 hanno preso parte all’iniziativa giunta alla terza edizione. Suddivisi in squadre hanno sviluppato un progetto di lavoro selezionato da Pitti Immagine
Sono il risultato dell’iniziativa di team di ricercatori di Filosofia e Informatica (Aeffective), di Ingegneria dell’Informazione e Ingegneria Industriale (Ecodrone), di Scienze della Salute (FloNext) e di Architettura (Restruere)
Il progetto di Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e Confindustria Firenze, ha portato all’inserimento in aziende del territorio di alcuni giovani ricercatori, che conseguiranno anche il dottorato di ricerca industriale
Due di questi fanno capo a Ingegneria Industriale, uno a Chimica e un altro a Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali. Lo stanziamento complessivo ammonta a quasi 120mila euro
La fotografia dei laureati fiorentini imprenditori del primo report tematico di Almalaurea fa emergere i dati meno noti degli esiti dello studio universitario. E cresce l’impegno dell’Ateneo in questo ambito, per creare il contesto e le condizioni necessarie allo sviluppo di idee innovative.
Lo sviluppo delle attività di scambio e dialogo con il mondo dell’impresa e, in particolare, la crescita del portafoglio brevettuale hanno caratterizzato il 2020 e fanno sperare in nuovi positivi traguardi per il nuovo anno.
Un cortometraggio di animazione in 3D, realizzato nell’ambito del corso di laurea magistrale in Fashion System Design, propone un nuovo modo di comunicare e pensare la moda, più rispettosa dell’ambiente e oggetto di contaminazione di linguaggi.
Due specie vegetali sono capaci di rimuovere dal 60 al 90% dei metalli pesanti e dei farmaci presenti nelle acque reflue. Lo rivela uno studio Unifi, pubblicato su Science of The Total Environment e realizzato insieme ad una società di impianti di depurazione.
Concessi in Australia e negli Stati Uniti alla strumentazione ideata dall’Electronic Systems for Environment and Cultural Heritage Laboratory (ESECH Lab) per monitorare le strutture architettoniche.