I 150 anni della Tavola periodica
L’invenzione di Mendeleev è stata oggetto di una infinità di studi ed è ancora oggi fonte di ricerca e di spunti per il futuro della chimica, della fisica nucleare e della filosofia della scienza.
L’invenzione di Mendeleev è stata oggetto di una infinità di studi ed è ancora oggi fonte di ricerca e di spunti per il futuro della chimica, della fisica nucleare e della filosofia della scienza.
Il Laboratorio interdipartimentale di Chimica e Biologia di Peptidi Unifi coinvolto nel progetto europeo finanziato da Life.
Il composto è stato messo a punto e impiegato in via sperimentale da un team di ricercatori dell’Ateneo. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Medicinal Chemistry.
Il riconoscimento è intitolato a Rita Levi-Montalcini e prevede lo svolgimento di attività didattica e di ricerca presso università israeliane
Riconoscimento della Società Chimica Italiana alla docente fiorentina, per i risultati conseguiti dalla sua attività di ricerca nell’ambito dei carboidrati
Un approccio interdisciplinare, che vede coinvolti ricercatori di Università di Firenze, Lens e Istituto nazionale di ottica del Cnr, ha permesso di sviluppare un innovativo materiale foto-responsivo, capace di riprodurre le proprietà meccaniche del cuore umano. Il risultato è stato pubblicato sulla copertina di Circulation Research ed è stato selezionato come Editor’s Picks.
Firenze gestirà il finanziamento europeo per la formazione di un network interdisciplinare europeo per lo studio del ruolo dei carboidrati e glicoconiugati coinvolti in numerose patologie come il cancro, le malattie neurodegenerative o quelle autoimmuni.
Il prestigioso riconoscimento internazionale della società scientifica britannica, per gli studi pionieristici alla frontiera fra chimica e fisica.
Ricercatori dell’Ateneo hanno dimostrato per la prima volta che materiali plastici preparati a partire dai comuni cristalli liquidi sono in grado di guidare la crescita ordinata di cellule muscolari.
Un esperimento condotto nei laboratori Unifi, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Materials, apre la strada all’uso dei campi elettrici per la realizzazione di porte logiche quantistiche basate sugli spin.