Data Science, nasce un centro di ricerca
Una nuova realtà dell’Ateneo si propone di diventare punto di riferimento per la comunità scientifica e di svolgere analisi di informazioni per conto di enti e imprese del territorio
Una nuova realtà dell’Ateneo si propone di diventare punto di riferimento per la comunità scientifica e di svolgere analisi di informazioni per conto di enti e imprese del territorio
La Cattedra UNESCO in Prevenzione e gestione sostenibile del rischio idrogeologico Unifi ha svolto una missione nella capitale dell’isola, che si candiderà a entrare nella lista del patrimonio mondiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Un nuovo strumento bioinformatico in grado di rilevare in tempo reale le alterazioni geniche in malattie tumorali, analizzando i dati ottenuti da sequenziatori di DNA di ultima generazione, basati sui nanopori. E’ stato realizzato da un gruppo di ricerca UNIFI, grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.
Si chiama così il nuovo canale di divulgazione e public engagement promosso da Unifi, a servizio dei cittadini. Sarà una fonte diretta di consultazione e informazione sulle attività di studio che coinvolgono docenti e ricercatori dell’Ateneo.
Con il progetto AppI l’Università di Firenze propone un percorso di supporto e di riflessione sulla didattica universitaria. Due le iniziative già in calendario per il 2019, che mettono al centro il valore dell’insegnamento nella formazione superiore.
Ricercatore Unifi ha coordinato una ricerca in Tanzania sul felino meno conosciuto d’Africa. Il Dipartimento di Biologia partecipa allo studio sulla biodiversità della Riserva Naturale Minziro sotto la guida del Museo delle Scienze di Trento (MUSE).
Si tratta di un drone alimentato da energia solare in grado di raccogliere dati ambientali sui cambiamenti climatici e sull’inquinamento. Il prototipo è stato realizzato in collaborazione dai Dipartimenti di Ingegneria dell’informazione e Ingegneria industriale
Si chiama FAST, nasce dalla collaborazione tra l’Ateneo e l’Accademia di Belle Arti, nel quadro della comunicazione della scienza: metterà in connessione la ricerca e l’arte contemporanea attraverso l’impegno di giovani artisti. Le opere realizzate saranno in mostra per la prossima Notte dei Ricercatori
Si tratta di una varietà coltivata in provincia di Arezzo e studiata a Firenze da vent’anni. Per caratteristiche questo pseudocereale potrebbe interessare non solo il mercato alimentare, ma anche farmaceutico, erboristico e nutraceutico.
Il progetto ha visto la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale ed è stato condotto in via sperimentale presso il depuratore di Viareggio.